La terza festa degli Zarantonello l'abbiamo fatta a Muzzolon (VI), proprio perche' dalle ricerche emerse che i primi spostamenti degli Zarantonello, furono proprio verso questo paese, non molto distante dalla Piana; allora eravamo in 600. Fu in quella festa che venne eletto il nuovo Paron, Abele Zarantonello di Novellara (RE). Furono infatti lui e mio padre i fautori delle feste e quindi sembrava naturale che il titolo passasse a lui. Fu in questa festa che avemmo la prima partecipazione di Zarantonello stranieri, anche se in numero ridotto: c'erano alcuni argentini, tra cui il nostro matematico, Eduardo H. Zarantonello, che ha scoperto il numero primo piu' lungo del mondo, e i francesi. Fu sempre in questa festa che furono riuniti i vari alberi genealogici delle varie famiglie in tre grandi alberi. Purtroppo il fatto che i nostri progenitori vivessero in un piccolo paesino di montagna, dove era abbastanza normale che si sposassero persone dello stesso cognome ha reso la ricerca piu' difficile: come abbiamo scoperto in un secondo tempo con Giannino, infatti, alcuni di questi rami si univano essendo la genealogia di due Zarantonello che si sposavano magari nel 1700 o nel 1800. Questo rende difficile costruire un solo albero che poi si riunirebbe in piu' punti, dividendosi per poi riunirsi magari 100 anni dopo. Abbiamo ritrovato, ad esempio, a Muzzolon un certificato di matrimonio dove gli sposi erano due Zarantonello, i testimoni Zarantonello e anche il prete era uno Zarantonello. Per Muzzolon decidemmo che era giusto lasciare in questo paese un segno tangibile del nostro passaggio, e decidemmo di raccogliere dei soldi per comprare una campana per la chiesetta dei tomasoni, che poi fu inaugurata il 13 maggio 1995, e cosi' fu fatto.

     

E' bella questa iniziativa, ma da che cosa nasce?

Innanzitutto nasce dal nostro desiderio di dare un senso di concretezza alle nostre feste, perche' non siano considerate soltanto come un momento goliardico: infatti per noi e' sempre stato importante inserire nel programma della festa la Santa messa, proprio per dare un senso piu' "alto" a questi nostri raduni. In secondo luogo un iniziativa del genere incontrava la sensibilita' di tanti di noi, per cui abbiamo ritenuto che fosse doveroso da parte nostra proporla, e la risposta da parte degli altri ci ha dato ragione. Tante delle nostre famiglie, sono impegnate in iniziative di solidarieta', proprio per testimoniare l'importanza di non lavorare solo il proprio orticello, ma dare una mano anche al vicino. I "Polentini" di Vicenza, ad esempio, sono impegnati da anni in un progetto in Brasile presso la Missione S.Stefano di Buenos Aires. Tramite la raccolta di fondi, che hanno esteso anche alle altre famiglie Zarantonello delle varie zone e di macchinari, infatti, hanno comprato un forno e le macchine per fare il pane per allestire un panificio completo. E' stata poi allestita una scuola professionale: sono gia' stati donati torni, presse, saldatrici e macchine per officina meccanica, telai e macchine da cucire per sartoria. L'iniziativa continua per allestire una lavanderia professionale. L'esempio poi ci arriva sicuramente dal nostro Paron che, come testomonia un articolo della "Gazzetta di Reggio", costruisce le "palote", antichi attrezzi agricoli tipici della zona di Novellara, la cui costruzione era tramandata di padre in figli e che ormai nessuno e' piu' in grado di fare, e le vende per beneficenza. Gigi, il figlio, racconta come sia la "favola" del paese il fatto che per acquistare una palota di "nonno Abele", devi prima versare un assegno con la cifra che lui ti indica a qualsiasi missione tu desideri, tramite vaglia postale, e solo andando da lui con la ricevuta della Posta potrai avere il tuo attrezzo.

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