GLI ZARANTONELLO E IL TOUR DE FRANCE

Maggio 2005.
L’appuntamento biennale quest’anno è all’insegna della Francia, esattamente Fronton, una cittadina del Sud vicina a Tolosa.
76 sono gli Zarantonello che partecipano a questo viaggio che, come obiettivo ha la conoscenza di nuove famiglie della stirpe.
Punto di ritrovo Milano Malpensa, il 24 maggio 2005, con la presenza del gruppo di Novellara, a cui quest’anno partecipa Gigi il fratello di Paolo, da Vicenza il gruppo più grande, sempre governato da Paolo, e il gruppo di Sirmione .
Tragitto Milano-Barcellona in aereo: siamo riusciti ad imbarcarci 5 minuti prima di mezzogiorno quando sarebbe iniziato lo sciopero dei controllori di volo, che fortuna!! Altrimenti saremmo rimasti a terra per 8 ore. Volo tranquillo e veloce. Arriviamo a Barcellona, ma i Pullman non sono là ad aspettarci, iniziano così le prime tensioni. La nostra guida, italiana che viaggia con noi, si mette subito alla ricerca e li trova nel parcheggio a 500 mt dall’aeroporto... Recuperati i mezzi, si parte per Tolosa dove arriviamo in serata.
Con grande difficoltà entriamo in città, qualche problema c’è anche nel localizzare l’hotel: gli autisti spagnoli, non conoscono la città; con la piantina in mano li indirizziamo noi all’albergo.
La mattina seguente partiamo subito per Fronton. Troviamo il paese in festa ad aspettarci, la sindachessa ci accoglie con tutti gli onori di casa in compagnia dello Zarantonello francese Placido e la moglie Janette, figura organizzatrice molto importante di questo incontro. Consegnamo al sindaco la mitica “soca”, simbolo delle famiglie Zarantonello, che verrà poi conservata in Municipio, come ricordo ma soprattutto segno del nostro passaggio.

 

 
La consegna della Soca
 
Incontriamo i fratelli francesi che a prima vista portano tutti le somiglianze della stirpe.
In corteo, tutti con la maglietta uguale, ci spostiamo presso la chiesa per la cerimonia dove non manca la suonata del tromba (Pierangelo).
 
 
Fratelli francesi
 
Finita la cerimonia ci riuniamo tutti sulla piazza della chiesa per le foto ricordo. È una piccola piazza caratteristica francese, ci cade l’occhio sulle finestre delle case: la conformazione delle ante, con le assi inchiodate di sbieco pere simboleggiare la lettera Z. Che strano, strano ma bello!
Nel frattempo accanto alla chiesa sono state allestite delle tavole per il rinfresco ed è qui che un gruppo di cantanti locali ci allieta con uno speciale Nabucco, siamo sorpresi ed entusiasti.
Ci spostiamo al ristorante, è in stile festaiolo campagnolo, gli Zarantonello che ci hanno accolto lo hanno addobbato con tante bandierine (le francesi alternate alle italiane), proprio come si usa nei film americani nei quartieri italiani.
Tra i commensali ci sono famiglie Francesi e Italiane; i bambini delle 2 nazioni giocano e dialogano insieme senza condividere la lingua. Solo i ragazzini riescono a vivere questi momenti senza difficoltà.
È un pranzo con i fiocchi, con tantissimi piatti a base di Foie de Canard (fegato d’anatra) e fagioli, che tutti noi italiani apprezziamo con entusiasmo.
 
 
Le "Z" sulle ante francesi.
 
La festa continua con musica italiana e balli e....con un trenino di persone talmente lungo che entra ed esce dal ristorante.
L’atmosfera è diventata tanto calda che più nessuno vorrebbe rientrare ma purtroppo dobbiamo tornare a Tolosa. Con le lacrime agli occhi salutiamo e ringraziamo i francesi per la bella giornata trascorsa. Ma non dimentichiamo la visita fatta al cimitero di Tolosa, grande emozione vedere le tombe dei nostri “antenati”. Questa è una tradizione che si mantiene da anni per riconoscere le varie famiglie degli emigrati.
L’indomani andiamo a visitare la città di Tolosa e lo stabilimento della fabbrica aerospaziale dell’AirBus, per vedere il nuovo A380, il nuovo aereo che porterà 800 persone a bordo, ma, purtroppo, questo nuovo velivolo è ancora in fase di progettazione.
La visita si snoda su delle passerelle a 30 mt di altezza nei vari stabilimenti, dalla costruzione delle carene si passa al montaggio delle ali e dei motori e nei reparti verniciatura. A seguire una breve visita alla cantina dello “Chateau de Gransac”, con degustazione di vini, salumi e formaggi tipici.
L’indomani si prosegue per Lourdes. Al nostro arrivo una strana atmosfera ci accoglie: una passeggiata per le vie del centro ci fa veramente capire quanta attività commerciale gira attorno all’ambiente religioso. Davvero impressionante.
Varchiamo i cancelli del santuario e qui capiamo quanto siamo fortunati: all’interno, nella zona dei bagni, i nostri occhi vedono tanta gente sofferente in attesa di visitare la grotta dove è apparsa la Madonna per riceverne la grazia.
Poco più in là c’è una serie di grandi contenitori dove i pellegrini vanno ad accendere le candele e subito dopo code di carrozzelle e barellieri accompagnano i malati gravi a fare il bagno nell’acqua benedetta.
Una cornice che ti toglie il fiato.
 
 

Rimaniamo qui dentro per qualche ora in meditazione, ogni tanto ci guardiamo intorno sbalorditi dalle tante, tantissime persone che qui cercano aiuto e supporto.
Intanto nella chiesa sotterranea le messe vengono celebrate ogni ora: adesso è il momento di quella in memoria di tutti i nostri defunti Zarantonello.
Alla sera partecipiamo alla processione notturna. Fa freddo, ci sono circa 10 gradi, ma, nonostante tutto, una quantità incredibile di pellegrini accede al luogo sacro su carrozzelle e barelle per pregare. Chi non ha mai partecipato, come noi, rimane veramente sorpreso e cominciamo ad avere tanti dubbi sulla vita frenetica che conduciamo. Tutto questo fa passare, per qualche istante, tanti grilli per la testa, e fa un attimo riflettere: i nostri problemi, si, quelli che noi chiamiamo “grandi problemi”, rispetto a ciò che ci troviamo davanti agli occhi, sono davvero delle piccolezze.
Ora della cena: finito il canard, torniamo al solito menù internazionale.
Partiamo per Carcassone, in visita alla rocca di questo bellissimo luogo medievale con tante torri. Abbiamo una guida locale che ci spiega le origini e le finalità di questa fortezza.
Il Giorno seguente si parte per LLoret de Mar, dove soggiorniamo una notte sul mare francese per poi andare a visitare Barcellona; qui riprendiamo l’aereo per il rientro in Italia.
Anche questo viaggio alla ricerca delle nostre radici comuni con gli Zarantonello francesi si conclude con piena soddisfazione di tutti noi.
Alla prossima!

Luana Zarantonello Pozzolengo BS

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